Friday, August 13, 2010

Ventilazione meccanica: analisi del monitoraggio grafico (1)

Il monitoraggio grafico è ormai disponibile su tutti i nuovi ventilatori meccanici. Spesso è bello, colorato, con un sacco di curve tra le quali scegliere.

Quelle strane curve generano anche un certo imbarazzo in molti di noi perchè a volte non sappiamo cosa vogliano dire esattamente. E’ un grave limite anche nella pratica clinica: quanto volte sento dire che un paziente “ventila male” o è “disadattato dal ventilatore”. Queste sono diagnosi veramente generiche e che nulla ci dicono sullo specifico problema del paziente e su come risolverlo. Sarebbe come se ci limitassimo a dire che un paziente “ha mal di cuore” quando si presenta davanti a noi una persona aritmica con dolore toracico. Invece subito chiediamo un ECG, cioè un monitoraggio grafico dell’attività cardiaca, e dopo averlo visionato sappiamo definire meglio la diagnosi e quindi prescrivere la terapia più appropriata.

L’acquisizione della capacità di analizzare e comprendere il monitoraggio grafico è uno dei cardini del nostro Corso di Ventilazione Meccanica. Spero di fare cosa gradita proponendo una serie di interventi su questo tema anche su ventilab.org: potranno essere una introduzione all’argomento per chi non ha mai frequentato il nostro Corso ed un utile ripasso per gli amici che già ci hanno conosciuto.

Iniziamo con alcuni concetti di base:

  • “A”: le curve pressione-tempo (in alto nella figura) e flusso-tempo (in basso nella figura) ci danno il 99% delle informazioni ottenibili dal monitoraggio grafico. Quindi concentrati solo su queste due e lascia perdere tutto il resto.
  • “B”: ora dobbiamo individuare la fase inspiratoria e quella espiratoria. A questo scopo è sufficiente osservare la curva flusso-tempo. Quando la curva è sopra la linea dello zero il paziente inspira e più alta è la curva, maggiore è la velocità con cui “l’aria” (la miscela gassosa, per essere più precisi) entra nel paziente. Quando la curva è sotto la linea dello zero il paziente espira, ed anche in questo caso più scende sotto lo zero più velocemente esce l’aria dall’apparato respiratorio. Attenzione: in qualche sistema di monitoraggio (es. Datex/GE) l’inspirazione va verso il basso e l’espirazione verso l’alto.
  • “C”: quindi dobbiamo osservare come si modifica la pressione nelle vie aeree durante l’inspirazione. Se il paziente è ventilato ci aspettiamo che durante l’inspirazione la pressione aumenti.

    C’è un’altra miriade di informazioni che si può ricavare dalle due curve che sono mostrate nella figura. Ma non arriveremo a nulla se non è chiaro il semplice ABC sopra descritto.

    Mettiamo alla prova le curve che vedi all’inizio del post: prova a ricavare tutte le informazioni che si possono ottenere. L’unico dato in più che ti fornisco è che il volume corrente sul display ventilatore oscilla intorno ai 250 ml. Le curve della figura rappresentano 10 secondi di registrazione.

    Se sei alle prime armi, limitati pure a seguire l’ABC che ti ho proposto ed a visualizzarlo concretamente sulle curve. E poi ripeti l’ABC per tutta la prossima settimana ogni volta che vedi un paziente ventilato. Se invece ti sai già orientare un pochino, non esitare a mandare i tuoi commenti.

    Buon Ferragosto a tutti e buone vacanze a chi le sta facendo.

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